Così è la vita (1998)

| Titolo originale: |
Così è la vita |
| Aka: |
Una storia vera |
| Genere: |
comico |
| Durata: |
108 minuti |
| Regia: |
Aldo, Giacomo , Giovanni, Massimo Venier |
| Cast: |
Fabrizio Ambrassa, Fabio Biaggi, Big Jimmy, Aldo, Saturno Brioschi, Giovanni Cacioppo, Antonio Catania, Giorgio Centamore, Stefania Di Nardo, Mohamed El Sayed , Cesare Gallarini, Elena Giusti, Marina Massironi, Arturo Brachetti, Giacomo, Fausto Caroli, Betsy Rhodes, Giovanni, Carlina Torta, Franco Filogamo, Augusto Zucchi, Vanni Fois, Francesco Pannofino, Franco Gargia, Fabrizio Emilio La Marca, Alessandro Luci, Roberto Marelli, Gianfranco Mattioli, Carla Monti, Marco Pagani, Rodolfo Rezzoli, Emanuela Rossi, Davide Ziantoni, Roberto Bigherati |
| Produttori: |
Valerio Bariletti, Paolo Guerra, Umberto Massa, Marco Poccioni, Marco Valsania |
Trama
Soprannominato Bancomat per le sue imprese di falsificatore di carte di credito, Aldo sequestra in auto a Milano prima Giacomo, poliziotto di debole professionalità, e poi Giovanni, sfigato inventore di giocattoli. I tre se ne vanno in giro per mezza Italia (i monti dell'Abruzzo, in realtà), prima braccati dalla polizia e poi creduti morti. Diventano amici fino all'epilogo a sorpresa in chiave surrealista. Costato incredibilmente undici miliardi di cui cinque per il lancio in quattrocento copie (secondo Paolo Guerra che l'ha prodotto per la Medusa) dopo l'inatteso successo di Tre uomini e una gamba (1997, quaranta miliardi di incasso) è forse l'unico film al mondo scritto da cinque sceneggiatori (+ altri tre) che firmano con il solo nome di battesimo: con il trio cabarettistico (nato nel 1991) hanno collaborato Gino & Michele (Vignali & Mozzati), popolari autori di Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano e di altri libri di successo. Impregnata di parolacce e di citazioni cinefiliache (dal cinema carcerario e d'evasione fino a Tarantino), affidata a un'allegra decostruzione narrativa, e rumorosamente appoggiata dal gruppo rock Negrita, questa storia di una triplice evasione conferma una tesi: se nella TV dell'Italia negli anni '90 si fa spesso del cattivo cinema, nel cinema si fa talvolta della discreta televisione. Dispersivo nell'avvio e sfilacciato verso la fine, non mai becero né qualunquista, di intelligenza frizzante. Campione d'incassi nella stagione 1998-99 con più di 60 miliardi.
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